Italia / 75’
lingua Italiano, Francese, Inglese
dal romanzo Quanti sono i domani passati di Valentina Cortese
cast Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta
Carlotta Natoli, Greta Scarano, Michele Riondino
sceneggiatura Francesco Patierno
fotografia Michele D’Attanasio
montaggio Maria Fantastica Valmori
scenografia Paki Meduri
costumi Massimo Cantini Parrini
musica The Spectrum
Francesco Patierno - Diva!
SINOSSI
Otto grandi attrici ripercorrono la vita di Valentina Cortese, interpretando le sue stesse parole tratte dall’autobiografia Quanti sono i domani passati, pubblicata in occasione dei suoi 90 anni. Un viaggio attraverso i suoi ricordi e le sue interpretazioni. Un’analisi pensata per lasciare un segno indelebile del suo stile, del cinema e del costume delle varie epoche che ha rappresentato.
COMMENTO DEL REGISTA
DIVA! realizza il mio desiderio di raccontare l’affascinante, continuo e invisibile intreccio che c’è tra la vita privata di un artista e quella pubblica, professionale, e lo fa attraverso la storia di una grande attrice italiana che e diventata un mito del teatro e del cinema di tutto il mondo: Valentina Cortese. Dietro l’immagine/icona dell’attrice vecchio stampo col foulard che le copre i capelli, ho scoperto infatti la storia appassionante, e sconosciuta ai più, di una donna che ha vissuto 90 anni della sua vita tra incontri e amicizie straordinarie, grandi amori, e momenti di vita di eccezionale intensità. Ma c’è qualcosa che mi ha intrigato più di tutto. Il mistero di una donna che dietro un’apparente e fuorviante immagine di vanitosa leggerezza, ha nascosto un segreto che e stato il buco nero della sua esistenza, origine probabilmente della voglia di scappare continuamente da qualcosa, e di non concedersi mai completamente a nessuno, e motore, molto probabilmente, della scelta di usare la maschera dell’attore per difendere il mondo segreto e irraggiungibile del privato. Otto grandi attrici, più un affermato attore, raccontano con una messa in scena particolare gli attimi più significativi della sua vita, attraverso un meccanismo che da anni sto sperimentando e che mischia continuamente, attraverso il montaggio, finzione e realtà. Un racconto al femminile dunque, il racconto di una donna che sicuramente non lascerà nessuno indifferente.