L’esperienza invita lo spettatore a sintonizzarsi su un’antica frequenza umana, assai nota a generazioni di popolazioni nordiche alla mercé del mare, da un tempo in cui il mito era parte della vita e l’animale umano era connesso alla natura. L’opera si avvale delle possibilità immersive della realtà virtuale, tenendo lo spettatore costantemente sospeso tra un paesaggio naturale, sonoro e visivo, e uno magico. Attraverso un gioco continuo e sottile di allucinazioni soniche e visive, la natura circostante si trasformerà in una presenza, un essere che comunica con gli spettatori. I quali ascolteranno. Abbiamo perso ducia nel futuro inteso come progresso, ben consapevoli che la nostra specie si è avviata verso l’autodistruzione, annientando quella stessa natura dalla quale proveniamo. Havfolket Kalder Mørknet Vand intende spronarci a riconnetterci con la natura, ad ascoltarla, a riposare in lei.