Champ de bataille

“Mi hanno chiamato alla terza trincea nord. Devo riparare una linea telefonica. Devo muovermi! Ci sono esplosioni ovunque. Tempo orribile, capitano. Non ci sento un granché comunque. Ho i timpani perforati da una granata. Questa guerra è una maledizione. Ho vent’anni e non ho neanche il fucile”.
La Terra porta con sé tutti i ricordi dell’umanità. Ma quando le persone soffrono, il loro dolore e il loro tormento salgono sempre in superficie. Nel 1916 i campi di Verdun furono teatro di una barbarie senza precedenti. Corpi malconci, paesaggi mutilati, cieli oscurati dalla disperazione... In mezzo a tutto questo, un soldato, Julien, vive questi tempi bui, abbandonando ogni possibilità di giovinezza e felicità. Lui e la natura che lo circonda sono uniti per sempre da un comune destino.

Champ de bataille è un’esperienza immersiva nel cuore delle trincee di Verdun nel 1916, durante un’offensiva micidiale. Mentre partecipavo a un programma televisivo sulla Prima guerra mondiale, ho avuto l’opportunità di incontrare in prima persona alcuni dei sopravvissuti. È stato sia uno shock che un’opportunità di approfondire le mie radici famigliari, poiché mio nonno aveva combattuto in questa guerra. Mi ha anche dato la possibilità di esplorare il mio tema preferito: il divenire umano. Nel 2016 ho scoperto un’altra linea del fronte mentre guardavo mio figlio avventurarsi nei meandri del videogioco Battlefield 1. Per quanto impressionante, è privo di quello che considero un elemento assolutamente essenziale: l’umanità, l’inclinazione a essere, a vivere, a sentire qualcosa nella propria carne e a temere per la propria vita. Il film offre un contrappunto emotivo a questo tipo d’immersione, evidenziando al contempo l’assurdità della guerra. Julien, il nostro giovane eroe, è fragile, quasi sordo, ed è un estraneo in un mondo di cui non capisce più il significato. È incaricato di mantenere aperte le linee di comunicazione: una metafora della perdita dei rapporti umani col bene e col male. Pur non volendo, Julien consente di ristabilire i contatti a quei suoi ufficiali che poi mandano gli uomini alla morte. Non è sul fronte a combattere, ma rimane bersaglio e testimone devastato di questo campo di battaglia. Champ de bataille ritrae questa devastazione.

PRODUZIONE 1: DA PROD – Jérémy Sahel
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PRODUZIONE 2: Digital Voodooh – Mark Mertens, Fred Neuen
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