Untied Tales (The vanished power of the usual reign), per Clara Furey e Peter Jasko, è come una cipolla, da sbucciare e sfogliare con il partner-coautore e con il pubblico. Convinta sostenitrice della transdisciplinarità, nel fabbricare legami tra diversi media, e anche della complementarità dei sensi, come performer-coreografa Furey sviluppa lavori ibridi su scene teatrali spoglie, esplorando la dimensione degli stati psichici, per il tramite della ricerca di un vocabolario gestuale che sia originario, primario, ed evocando paesaggi interiori oscuri attraverso la luminosità e la poesia del movimento.
Lavorando sui confini tra coreografia e arte della performance, il suo intento è di vedere da vicino come si può lavorare con il disordine di sensazioni e di contraddizioni che compongono l’essere umano, come si può comporre con il modo in cui nella vita siamo attraversati dagli eventi e li provochiamo, e come si possono abbracciare le nostre tragiche fragilità con eleganza e intelligenza.