Je suis né à Venise di Maurice Béjart (104′)
Ama di Julie Gautier (6’, 2018)
The Magma Chamber di Shantala Pèpe (19′)
Ma’ – l’interval di Collectif des Possibles (video) (8′)
Le lac des cygnes (episodio della serie Vestiaires) di Franck Lebon e Vincent Burgevin (2’)
Film: programma AA. VV.
Je suis né à Venise
È l’iniziazione di un ragazzo al mondo della danza e il passaggio dall’adolescenza all’età adulta di un essere alla ricerca di se stesso. Philippe arriva a Venezia al momento del gran Festival della danza, incontra Shonach Mirk, giovane danzatrice americana, e poi Jorge Donn del Ballet du XXe siècle. La danza viene così rivelata a Philippe che scopre la sua strada. Intanto un essere, nudo, percorre una Venezia irreale, andando di palazzo in palazzo. Rivive la sua infanzia e i suoi amori adolescenziali. Ama la dama della notte, Barbara, che forse è sua madre. Filmate in una Venezia quotidiana e onirica, due narrazioni si mescolano per creare questo balletto-film in cui Maurice Béjart racconta la propria storia: come ha immaginato di poter diventare danzatore.
Ama
La pioggia cade come tante lacrime su una giovane donna vestita con un tubino nero. Ci tuffiamo nei suoi occhi come nella sua anima annegata nella tristezza. Sotto l’acqua, la donna, sdraiata al suolo, si alza dolcemente e inizia a danzare.
The Magma Chamber
Una donna in guerra con le voci che la perseguitano, in cerca di un volto perduto nel tempo. Mentre il falò si estingue, il suo respiro torna, un vulcano è in tumulto... Dietro le porte chiuse, una donna senza volto. È una strega? Una donna-ragno, una dea, una femmina-lupo o una pianta carnivora? The Magma Chamber è un discorso senza parole, un grido senza voce, che racconta delle violenze e delle ambivalenze contenute negli archetipi che strutturano l’identità femminile.
Ma’ – l’interval
In cerca di ciò che ci connette, tentare di rendere visibile e palpabile l’invisibile. Aprendo spazi di mezzo, i nostri media, le nostre visioni artistiche e le nostre sensibilità differenti si incontrano in una risonanza armonica, talvolta anche dissonante. Conduciamo la riflessione sul MA (“intervallo” in giapponese). Questa nozione di spazio, tempo, energia in moto, consente a ogni entità di esistere. Per esplorare i campi delle possibilità poetiche in un dialogo emotivo ridefinito da linee, curve e gesti, invitando ai sogni, all’immaginazione.
Le lac des cygnes (episodio della serie Vestiaires)
Romy e Orson, nuotatori, handicappati, si ritrovano ogni settimana per allenarsi tra spogliatoio e piscina, e mostrano a tutti una loro visione del mondo carica di ironia e di scherno, piena di carattere. L’obiettivo dei film è far dimenticare la diversità di questi atleti, senza pietismi, con rispetto, inventando piccole commedie divertenti a partire dalla storia e dal temperamento di persone che sanno sfidarsi senza paura.