Anno/Durata: | 2021, 40’ (prima europea) |
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Co-creazione: | Lucy Guerin, Matthias Schack-Arnott |
Coreografia: | Lucy Guerin con i danzatori |
Danzatori: | Deanne Butterworth, Tra Mi Dinh, Alice Dixon, Stephanie Halyburton, Helen Herbertson, Amber McCartney, Lilian Steiner |
Composizione e sound design: | Matthias Schack-Arnott |
Costumi: | Harriet Oxley |
Luci: | Bosco Shaw |
Design e programmazione del sistema: | Nick Roux |
Progettazione pendoli: | Rob Larsen |
Gestione di produzione: | Keith Tucker (Megafun) |
Direzione di scena: | Hannah Tobin |
Produzione esecutiva: | Brendan O’Connell |
Una produzione di: | Lucy Guerin Inc |
Commissionata da: | RISING Melbourne |
Lucy Guerin Inc & Matthias Schack-Arnott - Pendulum
Descrizione
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Una distesa di pendoli e un palco vuoto. Pendulum è una performance per sette danzatori e trentanove pendoli ideata e realizzata dalla coreografa australiana Lucy Guerin - formatasi a New York e attiva dalla seconda metà degli anni Ottanta - con il compositore, percussionista e artista visivo Matthias Schack-Arnott, collaboratore di importanti musicisti – da Steve Reich e John Zorn a Unsuk Chin e Liza Lim. Incentrata su ritmo, tempo, e gravità, Pendulum fa di un oggetto fisico e matematico, il pendolo, il centro attorno a cui ruota tutta la performance.
“Per sviluppare questo progetto”, spiega Guerin, “abbiamo dovuto studiare il concetto di gravità, capirne la fisica, la meccanica: se un’oscillazione grande si protraeva più a lungo di una piccola, se una campana di dimensioni maggiori poteva rimanere sospesa per più tempo”. Disegnati da Rob Larsen, designer al servizio di pratiche creative volte a esplorare il rapporto tra tecnologia e arte, e dal progettista di sculture sonore Nick Roux, i pendoli di Schack-Arnott e Guerin sono in ottone, a forma di campana, dotato ciascuno di un altoparlante, di una luce interna e di un sistema di sensori che rispondono al tocco dei danzatori. “Molti dei movimenti sono pensati esclusivamente in funzione dell’installazione” - racconta la coreografa di Adelaide - “e servono a generare campi di movimento. I danzatori sono responsabili di dare il primo impulso ai pendoli, ma una volta che i pendoli sono in movimento, sono i danzatori a dover rispondere”. Sospesi in uno spazio immerso nella semi oscurità e nelle sonorità create da Matthias Schack-Arnott, i pendoli, attivati dai performer, oscillano, ronzano, pulsano luce, disegnano orbite mesmerizzanti. “È davvero come se ogni cosa rispondesse alla fisica e all’immaginario che questi oggetti portano con sé” conclude Guerin, e aggiunge: “Uno dei danzatori una volta mi ha detto che è come danzare con qualcuno a cui non importa nulla di lui”. In scena i danzatori della compagnia omonima fondata da Lucy Guerin a Melbourne nel 2002.