Anno/Durata: | 2021, 60’ (prima italiana) |
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Coreografia: | Tao Ye |
Composizione musicale: | Xiao He |
Luci: | Ma Yue, Tao Ye |
Costumi: | Duan Ni |
Realizzazione costumi: | DNTY |
Danzatori: | Huang Qiqi, Yan Yulin, Xu Fujin, Tong Yusheng, Li Siyu, Liu Yiren, Sun Leirui, Wu Zhenkai, Li Jiayu, Cheng Leting, Wan Lu |
Direzione artistica: | Tao Ye, Duan Ni |
Gestione compagnia: | Wang Hao |
Direzione prove: | Huang Qiqi |
Direzione tecnica: | Ma Yue |
Produzione e direzione progettuale: | Jun Jun |
Coordinamento esecutivo: | Tai Yuanxu |
Direzione visuale: | Fan Xi |
DNTY managing direction: | Ning He |
Coordinamento tournée: | Jun Jun, Tai Yuanxu |
In collaborazione con: | Fondazione Teatro La Fenice |
TAO Dance Theater - 11
Descrizione
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Leone d’Argento 2023, TAO Dance Theater è una compagnia di danza cinese con sede a Pechino. Fondata nel 2008 dai coreografi Tao Ye, Duan Ni e dalla producer Wang Hao, la compagnia ha un approccio innovativo al movimento, una tecnica del corpo denominata “Circular Movement System”. Alla base è l’idea di una danza pura, raggiunta attraverso la “ripetizione ritualistica dei movimenti naturali del corpo”, chiamando in causa la capacità dello spettatore di concentrarsi sul gesto ripetuto nella sua essenzialità, privo di ogni ornamento.
Invitati sui maggiori palcoscenici del mondo, dal Lincoln Center Art Festival di New York al Sadler’s Wells Theatre di Londra, passando per la Sydney Opera House e il Théâtre de la Ville di Parigi, TAO Dance Theatre presenta a Venezia, 11, 13 e 14, tre lavori tratti da Series of Numbers, una serie coreografica iniziata nel 2008 e che, con la sua estetica minimalista, ha ulteriormente codificato il metodo di Tao Ye e Duan Ni, raggiungendo una ripetitività esasperata che cerca la verità nel corpo.
Ispirato alla simmetria insita nel numero stesso, 11 (2021) riflette sull’espressione del singolo inserito in un contesto corale. Come le due cifre che compongono il numero 11 restano indipendenti l’uno dall’altro pur riflettendosi specularmente, così gli 11 danzatori in scena muovono la parte inferiore del corpo (anche, ginocchia, piedi) in base a una coreografia rigorosamente dettagliata, lasciando libera la parte superiore (spalle, gomiti, polsi, busto, spina dorsale e testa) di esprimersi autonomamente. Alla ricerca di un punto di equilibrio tra la natura individuale e l’ordine del gruppo.