Ram Kumar ha studiato economia e ha lavorato per breve tempo come bancario e giornalista prima di ricevere lezioni d’arte informali da Sailoz Mukherjee presso la Sarada Ukil School of Art di Delhi. Nel 1948 inizia a esporre le sue opere. A detta di molti, il percorso di Kumar come artista e scrittore riflette la sua indole solitaria. Sono stati tracciati dei paralleli tra la figura umana rappresentata in pittura e i personaggi dei racconti scritti nel corso della sua prolifica attività di autore di narrativa hindi. Entrambi sono permeati di un senso di alienazione, solitudine e tristezza che per Kumar costituiva la condizione esistenziale della vita urbana contemporanea. In Women (1953), le quattro figure sono private di qualsiasi contestualizzazione di tempo e di luogo; non sono presenti marcatori culturali, come i vestiti, né altri elementi oltre ai torsi che riempiono lo spazio pittorico. Kumar ha compiuto numerosi viaggi nel nord e nel sud del mondo e il suo lavoro è stato celebrato ed esposto a livello internazionale in mostre personali e collettive in India, Europa, Stati Uniti e Giappone, tra cui la Biennale di Tokyo (1957, 1959), la Bienal de São Paulo (1961, 1965, 1980) e la Biennale di Venezia (1958).
—Latika Gupta