Dodici performer reinterpretano il movimento come una potente forma di solidarietà e resistenza. Performance alle ore 11.30 e 15.30.
Dodici performer reinterpretano il movimento come una potente forma di solidarietà e resistenza. Performance alle ore 11.30 e 15.30.
Tre performer filippini affrontano le ferite lasciate dalla colonizzazione sul corpo e sulla comunità.
La performance mette insieme elementi ritualistici, voce e fisicità per mettere in discussione il modo in cui il pubblico comprende l’identità indigena.
Sette cantanti liriche eseguono un lamento rituale piangendo la scomparsa di quelli che sono morti nel genocidio di Ovaherero e Nama in Namibia.
La performance evoca la figura indigena messicana del serpente come emblema della conoscenza, della violenza e dell’amore.