Date: 22 giugno – 1 luglio 2023
Lingua: italiano e inglese
Destinatari: cantanti lirici/liriche
Età: +18 > 40
Partecipanti: fino a un massimo di 10
WORKSHOP
Per troppo tempo l’arte lirica è coincisa con la voce: il talento e la tecnica vocale sono presupposto imprescindibile ma il cantante – ricordiamocelo!- è un artista completo, un performer versatile.
Nostro desiderio è dare gli strumenti tecnici, interpretativi ed emotivi per mettere in collegamento la dimensione spirituale con quella fisica.
Viviamo tempi cruciali dove l’arte ha un ruolo ancora più urgente per la salvezza dell’umanità.
Abbiamo bisogno che tutti gli artisti uniscano la loro voce.
Abbiamo bisogno di cantanti virtuosi e commossi, sensibili e consapevoli.
Francesco Micheli
Il mio contributo sarà quello di utilizzare il movimento come linguaggio. Costruire il lavoro del workshop coinvolgendo movimento e recitazione. Ideare un lavoro che aiuti il cantante a sentirsi più libero di contribuire al processo di produzione. Aiutare il cantante a sentirsi più a suo agio con il proprio corpo... e facilitare il movimento e l'esercizio vocale. Intendo utilizzare molte tecniche di improvvisazione teatrale o di danza per aiutare i cantanti a entrare in un processo creativo più dinamico. Non mi occuperò di Arie o Recit.... Non direttamente. Questo sarà compito del regista o del vocal coach. Sarò presente e li assisterò nel loro lavoro. Proprio come farei se stessi lavorando a una produzione operistica.
Utilizzerò la sessione mattutina come riscaldamento fisico... seguito da improvvisazioni. Costruire scene, esplorare tecniche di recitazione, ricercare il personaggio e giocare con diverse dinamiche teatrali.
Ron Howell
Lavorare vocalmente con i cantanti ricercando le emozioni e le caratteristiche dei personaggi interpretati usando il ventaglio di sfumature che offre la voce umana.
Davinia Rodriguez
Amo l’opera perché è un mondo incantato che mi fa conoscere meglio il mio mondo.
È un sogno sì, ma a occhi aperti.
Il regno di Oz ci dimostra che non c’è universo più vasto e surreale del Kansas di Dorothy.
Cercheremo perciò di dare corpo al vostro immaginario perché sia spettacolare come il Melodramma.
Francesco Micheli
Verde.
Per me significa ANDARE.
Il colore degli occhi di mio padre quando era giovane, che poi sono diventati blu.
Il colore dei miei occhi da giovane, che ora sono blu.
Il Chakra del cuore. L'ancora di equilibrio per tutti i Chakra. La compassione. Il perdono.
Ron Howell
Il verde richiama la nuova vita, la rinascita, il rinnovarsi. Ricreare per tramandare un arte antica. Il verde come la foglia del Pino Canario che rinasce dal suo tronco bruciato così come la Fenice risorge dalle sue ceneri.
Davinia Rodriguez
FRANCESCO MICHELI
Nato nel 1972 a Bergamo, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato a 24 anni alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, città dove ha debuttato come regista e autore grazie al sodalizio con l’associazione Aslico e l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali.
È stato Direttore Artistico del Macerata Opera Festival e dal 2015 del Festival Donizetti Opera di Bergamo.
Ha insegnato Regia presso il biennio di specializzazione in Scenografia all’Accademia di Brera.
Ha allestito opere per diversi Teatri lirici italiani ed esteri, vincendo due volte il premio Abbiati della critica musicale italiana. Gli ultimi spettacoli sono stati Alcina di Haendel presso il Festival di Glyndebourne e l’Ajo nell’imbarazzo per il Festival di Bergamo.
Francesco Micheli è inoltre attivamente impegnato nella divulgazione della musica classica su vari fronti. In TV ha collaborato con Sky Classica e Sky Arte e da diversi anni tiene una rubrica su RAI 1 (per la trasmissione “Uno mattina in famiglia”); ha scritto libri per Rizzoli (“L’Opera è polvere da sparo” con Elio) e Curci (“Il lago dei cigni”); ha lavorato per le principali istituzioni musicali italiane (l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica nazionale della Rai).
Con quest’ultima è stato la voce recitante di A Survivor from Warsaw di Schönberg diretto da Fabio Luisi per la Giornata della memoria 2023, trasmessa da Rai 5 e Radio 3.
Per Bergamo-Brescia capitale della cultura italiana 2023, ha curato lo spettacolo inaugurale “I nuovi mille” sabato 20 gennaio e ha ricevuto la nuova commissione di un’opera nuova su Raffaella Carrà, “Raffa in the sky”. Il debutto è previsto a settembre presso il Teatro Donizetti.
RON HOWELL
Il coreografo britannico Ron Howell ha studiato alla London Contemporary Dance School. È stato il membro fondatore di ARC Dance e in seguito ha fondato la propria compagnia The Dance Collective. Nel suo ampio lavoro nell'opera lirica ha coreografato per compagnie come il Metropolitan Opera (New York), il Mariinsky Theatre, la Lyric Opera of Chicago, il Teatro Real (Madrid), il Teatro alla Scala (Milano), il Glyndebourne Festival, il Rossini Opera Festival (Pesaro), il Teatro Nacional de São Carlos (Lisbona), la Royal Opera House (Covent Garden, Londra) e il Teatro Massimo (Palermo).
Howell è direttore associato, direttore del movimento e coreografo della Birmingham Opera Company.
Tra le produzioni operistiche ricordiamo: The Queen of Spades, Eugen Onegin, Manon Lescaut, Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Don Giovanni (Glyndebourne Festival); Le nozze di Figaro (English National Opera); Mitridate, Re di Ponto, Die Meistersinger, Arianna, Le nozze di mezza estate, Falstaff, Tamerlano (Royal Opera House); The Ring, Zaide, Les Boréades, Silas Marner, Vixen Sharp Ears (C.B.T.O. ); Falstaff (Welsh National Opera); Guerra e pace (Kirov); The Queen of Spades (Chicago); Macbeth, Eugen Onegin, Outis di Luciano Berio in prima mondiale, Die Tote Stadt (La Scala); Candide (Batignano); Lady Macbeth of Mtsensk, Moses and Aaron (Metropolitan Opera); King Arthur (Châtelet, Caen, Royal Opera House); Mitridate Re di Ponto (Sydney); Parsifal (Opéra National de Paris); Transformations (St. Louis); Moïse et Pharaon, Guillaume Tell (Pesaro); La Traviata (Verona, BOC); Les Troyens, Idomeneo, Tamerlano, Macbeth (Firenze); Woytsek, Combattimento mortale, Don Giovanni, Il Ritorno d'Ulisse, Fidelio, Il ballo delle ingrate, Le Sacre du Printemps, Idomeneo, Otello, Mittwoch aus Licht, Kovansky Gate, The Ice Break, Dido and Aeneas, Lady Macbeth of Mtsensk (BOC); Manon Lescaut, Lauriane, The Ring Alceste (Lisbona); L'Orfeo (Ravenna); Tannhäuser (Los Angeles/Atene); Sea of Souls (Royal Opera House 2), La Rondine, Manon Lescaut (Venezia); Die Gezeichneten, The Ring (Palermo); Idomeneo, Lady Macbeth di Mtsenk (Gottenburg); Death in Venice (Berliner Staats Oper); Stiffelio (Parma); Wake a New World premiere di Giorgio Battistelli (BOC); Il Flauto Magico (Macerata, Italia); Don Giovanni, Zaide (Como); Mahagonny, Figaro, Don Giovanni, Zaide (Opera di Roma); Paria (Poznan).
I lavori futuri includono: workshop dedicato alla lirica (Biennale College Teatro), Rebecca The Musical (London West End), Queen of Spades (Deutsche Oper Berlin).
DAVINIA RODRIGUEZ
Nata a Las Palmas, Davinia Rodriguez si è formata sotto la guida di Leopoldo Rojas O’ Donell, Teresa Berganza, Martina Arroyo, Raina Kabaivanska e Sylvia Sass.
In breve tempo ha debuttato in ruoli come Despina nel Così fan tutte, Contessa ne Le nozze di Figaro, Carolina nel Matrimonio segreto, L’Elisir d’Amore (Giannetta e Adina), nonché Il viaggio a Reims (Contessa di Folleville e Madama Cortese) presso il Rossini Opera Festival di Pesaro. Ha collaborato con importanti direttori d’orchestra fra i quali Jesus Lopez Cobos, Placido Domingo, Jeffrey Tate, Alberto Zedda, Nicola Luisotti, Gianandrea Noseda, Donato Renzetti, Riccardo Frizza, Fabio Luisi, James Conlon, Bertrande de Billy, solo per nominarne alcuni. Ha cantato il ruolo della Regina della notte (Die Zauberflöte) alle Settimane Musicali di Stresa con la direzione di Gianandrea Noseda e la regia di Michele Placido, al Teatro Carlo Felice di Genova e all’Opera di Stoccarda.
Si segnalano inoltre le interpretazioni di Maria in West Side Story a Parigi e Vienna; la Princesse, le Rossignol e le Feu ne L’enfant et les sortilèges di Ravel al Teatro San Carlo di Napoli con la direzione di Jeffrey Tate; ha cantato i tre ruoli femminili in Don Giovanni con la direzione di Nicola Luisotti alla Suntory Hall di Tokyo, ad ABAO- Bilbao, al Festival dei due mondi ddi spoleto ed a Pechino; Micaela in Carmen a Cremona, Brescia, Pavia, Como. Ha interpretato il ruolo Marie alla prima rappresentazione assoluta di Le malentendu di Matteo D’Amico al Macerata Opera Festival, La vedova allegra al Teatro Carlo Felice di Genova e a Verona, Un giorno di regno (Marchesa del Poggio) a Parma e Juditha Triumphans a Macerata. È stata acclamata interprete di Violetta ne La traviata a Bilbao, Lucia nella Lucia di Lammermoor e Eurydice nell’Orphée et Eurydice alla Seattle Opera, Luisa Fernanda alla Florida Grand Opera e a Les Arts di Valencia, Musetta ne La bohème a Dallas e si è esibita nella Medea in Corintho di Mayr al Festival della Valle d’Itria.
Nelle ultime stagioni ha ampliato il suo repertorio cantando all'ABAO-OLBE di Bilbao Turandot, al Gran Teatre del Liceu di Barcellona (Simon Boccanegra), al Theater an der Wien (I due Foscari, Macbeth), al Teatro Regio di Torino (Pagliacci), allo Sferisterio di Macerata (Liù) per la regia di Ricci/Forte (spettacolo che si è guadagnato il Premio Abbiati) e al Teatro San Carlo di Napoli (Le nozze di Figaro, Simon Boccanegra), Thais al NCPA di Pechino. Ha debuttato il ruolo di Floria Tosca al Teatro Regio di Torino sotto la bacchetta di Daniel Oren e la direzione di Mario Pontiggia.
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Formulario di iscrizione
I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· curriculum vitae (in italiano o inglese)
· lettera motivazionale (in italiano o inglese)
· elenco delle arie in repertorio
· link a file video in cui i candidato canta un’aria a scelta o un ruolo completo