Durata / Anno: | 2023, prima assoluta |
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Di: | Giacomo Garaffoni |
Regia: | Federica Rosellini |
Con: | Serena Dibiase, Nico Guerzoni, Nunzia Picciallo, Elena Rivoltini, Federica Rosellini |
Sound design e musiche: | Nicola Ratti, Martina Ruggeri, Serena Dibiase, Elena Rivoltini |
Contributi sonori: | Martina Ruggeri |
Scenografia: | Paola Villani |
Costumi: | Simona D’Amico |
Disegno luci: | Simona Gallo |
Sound direction: | Nicola Ratti |
Aiuto regia: | Elvira Berarducci |
Assistente alla regia: | Matilde Bernardi |
Direzione tecnica: | Luigi Sacco |
Sarta realizzatrice e sarta di scena: | Adelaide D’Ago |
Tecnica di arrampicata: | Marco Rinaldi |
Responsabile di produzione: | Luigi Cosimelli |
Produzione: | Ilaria Ceci |
Prodotto da: | La Biennale di Venezia, LVF - Teatro Manini di Narni |
Nota: | Vincitore del Bando Biennale College Teatro Drammaturgia Under 40 (2021-2022) |
Federica Rosellini / Giacomo Garaffoni - Veronica
Descrizione
VERONICA: un’agiografia, una geografia.
Installazione, concerto, performance. In questo scenario desolato che produce ogni rumore che udiamo, lo spettatore contempla un paesaggio sonoro privo di requie, capace di sovrastare la scena, quanto di abbandonarla a un silenzio postatomico, pneumatico: il silenzio dopo il Big Bang. Cinque performer/musicist* accolgono il testo, lo suonano, lo lasciano mutare in canto e la natura performativa di VERONICA, che, come drammaturgia, ha in sé qualcosa del testo sacro, del mito orfico e dell’innocenza vorace delle giovani protagoniste de Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides, emerge oscura e potente in questa corsa spietata verso un lutto che non riesce a farsi memoria. Computer, cavi, macchine, come per una rianimazione o un’autopsia, come se fosse possibile, in uno sforzo che richiama Frankenstein di Mary Shelley, riportare in vita un cadavere che non c’è, che non si vede.