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Biennale College Teatro 2024

Workshop

Biennale College Teatro 2024

Venezia, 15 - 30 giugno 2024

Il progetto Biennale College - Teatro, parte integrante del progetto artistico 2024, coerentemente allo spirito delle recenti edizioni, si pone come luogo di ipotesi e confronto, spazio costantemente aperto all'incontro ed alla sperimentazione, in un processo che possa coinvolgere studiosi/e, spettatori/spettatrici, appassionati/e. Una vera e propria fabbrica di idee sulle possibilità del teatro: linguaggi, codici, tecniche, tecnologie e scienze della scena sono le linee guida di una verifica sistematica affidata ai Maestri.

Oltre alla Masterclass prescelta, si ricorda che i/le partecipanti saranno invitati a prendere parte - a seconda del proprio percorso e della propria permanenza a Venezia - ad attività in programmazione, che verranno successivamente dettagliate ai/lle selezionati/e, assieme all’orario giornaliero del proprio percorso.

 

2024, Niger et Albus 

Niger et Albus è il labirinto, un tracciato inestricabile che ci accompagna lungo il corso del tempo a disposizione. La capacità di rintracciare un sentiero seguendo il proprio istinto senza affidarsi al senso comune, per evitare di ritrovarsi, poi alla fine, allo stesso punto di partenza. Stanchi, sordi, sazi di cibo scadente, senza sapere perché - e cosa - cercassimo. 

Niger et Albus è lo sforzo dello strappo, la rivoluzione, la schiena dritta dinamitarda contro il deserto culturale accondiscendente. Bianco, nero, direzioni precise, senza esitazioni, senza ripensamenti. Labirinto come purificazione, Niger et Albus è la bussola espressiva per recuperare il sorgere di un globo infuocato, mai tiepido; un contrasto, una dualità che stravolge smantellando i falsi idoli.

 

Stefano Ricci  Gianni Forte

Modalità di partecipazione

È consentita la candidatura a un solo workshop.

Eventuali candidature a più di un workshop NON verranno accettate e verrà presa in considerazione solo la prima candidatura inviata.

La scadenza per l’invio delle domande di partecipazione è l’8 aprile 2024.

L’esito delle selezioni sarà comunicato a tutti i candidati / le candidate entro fine aprile/inizio maggio 2024.

 

A tutti i candidati / le candidate si chiede di compilare in ogni sua parte il formulario di iscrizione on line e di allegare la documentazione digitale richiesta preferibilmente in lingua italiana (per i Maestri italiani) o inglese (per i Maestri internazionali), ove non altrimenti specificato nella scheda del Maestro.

Per tutti i laboratori per i quali è richiesto l’invio di video o di allegare documentazione, si prega di fare riferimento ai requisiti indicati da ciascun Maestro.

I workshop si terranno nella lingua indicata da ciascun Maestro.

La partecipazione al workshop comporta l’obbligo di frequenza, per l’intera durata del percorso.

A chi è rivolto

Il bando è rivolto a candidati/candidate maggiorenni.
I requisiti specifici sono indicati nella presentazione di ciascun workshop.

La selezione verrà effettuata a insindacabile giudizio dei Direttori artistici del settore Teatro della Biennale Stefano Ricci e Gianni Forte in accordo con i Maestri, in base agli obiettivi e ai requisiti richiesti da ciascun percorso.

A ogni candidato/a selezionato/a sarà richiesto il pagamento dei diritti di segreteria (80,00 euro IVA inclusa, non rimborsabile) solo in seguito alla comunicazione della propria ammissione.

I/le partecipanti avranno la possibilità di acquistare ad una tariffa agevolata i titoli di accesso agli spettacoli in programma al Festival. 

I costi relativi alla partecipazione (viaggio, vitto, alloggio) saranno a carico dei partecipanti.

La Biennale di Venezia metterà a disposizione dei partecipanti selezionati una tessera per i trasporti pubblici locali valida per tutta la durata del workshop nonché delle relative assicurazioni durante l’attività.

 

Per informazioni:
college-teatro@labiennale.org

 

La Biennale si riserva comunque di modificare, annullare o interrompere l’iniziativa di cui trattasi non costituendo l’avviso o la selezione alcun vincolo contrattuale in capo alla stessa né darà diritto al rimborso di qualsiasi spesa al di fuori di quanto sopra previsto.

L’accettazione e l’osservanza di tutte le condizioni del Bando Biennale College Teatro è condizione per l’esame delle candidature.

I MAESTRI:

Date: 21 > 25 giugno 2024
Lingua: inglese
Destinatari: autori per il teatro; chiunque sia coinvolto nella creazione teatrale, indipendentemente dalla disciplina
Età: +18 > 40
Partecipanti: fino a un massimo di 10

WORKSHOP
Una proposta dedicata agli artisti teatrali affinché ci si concentri meno su noi stessi e più sui nostri cari amici, gli spettatori. 
Pensare a come li maltrattiamo, li ignoriamo, li infantilizziamo. Pensare che facciamo pagare loro il prezzo di una spesa settimanale e poi li nutriamo di versioni cult di loro stessi in scatole sigillate e luccicanti. 
Questa proposta vuole essere una provocazione per la riscoperta di un teatro de-materializzato, che pensi al suo pubblico come co-autore e collaboratore. Torneremo alle radici per procedere verso l'alto, pensando alla forma, alle parole, alle immagini e alla performance. Scriveremo e lavoreremo nel tempo e nello spazio. Penseremo a come smantellare la nostra ossessione per la proprietà e il virtuosismo e a come ritrovare il teatro rivelandone il segreto.

Nell'arte, nulla è bianco o nero. Il binomio non esiste. Tutto è fluido. Il luogo del teatro è nella mente del pubblico e ogni luogo è diverso. Non ci sono assoluti, né verità oggettive, né linee di demarcazione. Solo ombre e suggestioni. Questo è il potere liberatorio dell'immaginazione.

TIM CROUCH
Tim Crouch è un drammaturgo, regista e autore teatrale britannico di fama internazionale. Prima di iniziare a scrivere è stato attore e continua a recitare in molti dei suoi lavori.
Le sue opere includono Truth’s a Dog Must to Kennel (Lyceum Theatre), Superglue (National Theatre), Total Immediate Collective Imminent Terrestrial Salvation (National Theatre of Scotland, Royal Court), I, Cinna (the poet) (RSC), Beginners (Unicorn Theatre), Adler & Gibb (Royal Court, Center Theatre Group, LA), The Author (Royal Court), An Oak Tree (Traverse Theatre), I, Malvolio (Brighton Festival), ENGLAND (Traverse Theatre/The Fruitmarket Gallery) Shopping for Shoes (National Theatre) e My Arm (Traverse Theatre).
Tra le sue opere da regista: House Mother Normal (Brighton Festival), Peat (Ark, Dublin), Beginners e Jeramee, Hartleby and Oooglemore (Unicorn Theatre), The Complete Deaths (Spymonkey), The Taming of the Shrew, I, Cinna (the poet) e King Lear (RSC).
Tim ha creato e co-sceneggiato Don't Forget the Driver, una serie in sei parti per BBC2, che ha vinto il premio come miglior commedia televisiva ai Venice TV Awards, 2019.
Tra i riconoscimenti: Obie Special Citation, Prix Italia, OffWestEnd Offie, Writers Guild of Great Britain (Best Play for Young Audiences), John Whiting Award, due Scotsman Fringe Firsts, due Total Theatre Awards e due Herald Angels.
È pubblicato da Methuen Books.

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I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· curriculum vitae (in inglese)
· testo di minimo 100 caratteri > massimo 1000, spazi inclusi (in inglese) sulla seguente provocazione: PERCHÉ IL TEATRO ORA? (Non verrete penalizzati nel caso si produca un testo breve)
· link a un video (max 5 minuti) che ispira il vostro pensiero. Non deve essere un video su voi stessi.

Date: 17 > 21 giugno 2024
Lingua: inglese
Destinatari: gruppo eterogeneo di partecipanti provenienti da diversi contesti (vedi descrizione del workshop di seguito)
Età: +18 > 40
Partecipanti: fino a un massimo di 10

WORKSHOP
Pur rifiutando il concetto di "mastery", condivideremo le diverse strategie che abbiamo sviluppato per la co-creazione di performance. Guideremo i partecipanti attraverso compiti quali l'esplorazione dello spazio urbano, la creazione di immagini, l'invenzione di giochi, l'attingere alla biografia personale per servire la scrittura collettiva. Giocheremo, balleremo, parleremo e reciteremo insieme. L'accento sarà posto sul lavoro in piccoli gruppi.
I membri di Gob Squad si muovono tra i settori del teatro, della performance art, dell'arte visiva, della video arte, della danza e della musica. Per questo motivo accogliamo artisti la cui esperienza si colloca a cavallo di varie discipline, che siano interessati a realizzare performance in modo collaborativo. La recitazione non è un'abilità essenziale, gli introversi sono benvenuti quanto gli estroversi e i flexi-versi! Artisti curiosi di vedere cosa succede quando la propria pratica incontra quella degli altri sono il segreto della chimica del workshop.

Entriamo nel labirinto per perderci. Essere gli eroi della nostra storia non ci aiuterà. L'unica soluzione è cancellare il nostro ego, essere umili, renderci vulnerabili e chiedere aiuto agli altri. Questo è il cammino che dobbiamo percorrere, come artisti, come persone.

GOB SQUAD
Gob Squad riunisce un gruppo di artisti britannici e tedeschi. Realizziamo performance e video che cercano la bellezza nel quotidiano e pillole di saggezza da un passante. Siamo un collettivo di artisti, i cui sette membri principali collaborano alla concezione, alla direzione e all'esecuzione dei lavori.  Invitiamo poi altri artisti, performer e tecnici a lavorare con noi a progetti particolari.
Cerchiamo di esplorare il luogo in cui il teatro incontra l'arte, i media e la vita reale. Oltre che nei teatri e nelle gallerie, inseriamo il nostro lavoro nel cuore della vita urbana, in case, negozi, stazioni della metropolitana, parcheggi, hotel o direttamente in strada. La vita quotidiana e la magia, la banalità e l'utopia, la realtà e l'intrattenimento sono tutti in rotta di collisione; al pubblico viene spesso chiesto di andare oltre il suo tradizionale ruolo di spettatore passivo e di essere testimone dei risultati.
Abbiamo fondato la compagnia a Nottingham nel 1994, ma ora abbiamo sede, più o meno stabilmente, a Berlino.  Il nostro lavoro viene regolarmente presentato in tutta Europa e siamo stati in tournée in tutti i continenti, a eccezione dell'Antartide.

La masterclass sarà condotta da due membri del team Gob Squad.

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I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· curriculum vitae (in inglese)
· scrivere (in inglese) di un'opera d'arte / musica / danza / film / letteratura / video game / tiktok che amate e che vi ha cambiato la vita (max 200 parole)
· link a un video di 60 secondi di voi stessi come opera d'arte. Niente tagli, niente montaggi, niente zoom, posizione fissa della telecamera. Dovete apparire voi stessi nel video. Potete scegliere di parlare (in inglese) / non parlare. Potete cantare, ballare, essere una natura morta o semplicemente “essere”.

Date: 19 > 23 giugno 2024
Lingua: inglese
Destinatari: creativi provenienti da settori e contesti eterogenei
Età: +18 > 40
Partecipanti: fino a un massimo di 10

WORKSHOP
Le tre artiste condivideranno una sessione di cinque giorni incentrata su diversi aspetti del lavoro comune, in cui le competenze di ogni artista soddisfano l'idea concettuale generale. Oltre alla sessione di gruppo, le artiste condurranno laboratori individuali basati sulle loro pratiche personali e sui loro metodi di lavoro. R.Bazdžiukaitė si concentrerà sugli aspetti spaziali e sullo sguardo, V.Grainytė inviterà a una pratica testuale, L.Lapelytė guiderà i partecipanti attraverso una serie di esplorazioni sull'ascolto.

Vaiva Grainytė: Niger et Albus è una bestia, con uno stemma monocromatico. A prima vista, la sua bandiera segnala immediatezza e carattere forte. Ha un aspetto rassicurante. Ci attira verso la terra della fermezza e della direzione chiara che desideriamo ottenere. Tuttavia, la bussola che credevamo funzionare apre un'abbondanza di piccoli labirinti. Niger et Albus è un ingannatore!

Rugilė Barzdžiukaitė: Non c'è una linea tra loro quando sono vicini, ma diventano una linea l'uno per l'altro. Uno è l'assenza dello spettro, l'altro è la totalità dello spettro. Uno assorbe e l'altro riflette. Ma essendo così estremi, non possono riflettersi o assorbirsi a vicenda. Questa masterclass esplorerà le condizioni degli stati intermedi, favorendo il dialogo e le sfumature.

Lina Lapelytė: In alcuni casi, c'è una chiara distinzione in cui si colloca il male; in altri, il bianco e il nero non possono essere definiti. Queste circostanze, contesti e condizioni ambivalenti trasformano la definizione di bianco e nero nel male stesso. Attraverso l'ascolto e l'accettazione si può trovare un percorso verso lo stato d'animo e l'essere queer.

VAIVA GRAINYTÉ, LINA LAPELYTÉ E RUGILÉ BAZDŽIUKAITĖ
Nella loro pratica collaborativa, le artiste prestano particolare attenzione al rapporto tra documentario e finzione, realtà e poesia e alla sovrapposizione tra teatro, musica e arti visive. L'opera-performance Sun & Sea è la seconda collaborazione tra le tre artiste. L'opera ha rappresentato la Lituania alla 58. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, dove è stata premiata con il Leone d'Oro per la migliore partecipazione nazionale. Il loro lavoro precedente, l'opera contemporanea Have a Good Day! per dieci cassieri, suoni del supermercato e pianoforte, è stata presentata alla Biennale Teatro 2024.

La pratica testuale di Vaiva Grainytė spazia tra generi, opere teatrali interdisciplinari e pubblicazioni. Scrittrice, drammaturga e poetessa, si muove come un'antropologa osservatrice: messe alla prova dall'interpretazione poetica di Grainytė, le questioni sociali più banali assumono una natura paradossale e defamiliarizzata.

Lina Lapelytė è artista e musicista. Le sue performance e installazioni coinvolgono performer formati e non, spesso in un atto di canto attraverso una vasta gamma di generi come la musica tradizionale e l'opera. I suoi lavori assumono la forma di un evento collettivo e affettivo che mette in discussione la vulnerabilità e il silenzio.

Rugilė Barzdžiukaitė lavora come regista teatrale, regista cinematografica e artista visiva. Nella sua pratica creativa, Rugilė esplora come il divario tra realtà oggettiva e immaginaria si apra nelle narrazioni documentaristiche, come i costrutti sociali invadano la natura, passando dall'umorismo all'orrore, dal reale al surreale.

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I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· curriculum vitae (in inglese)
· lettera motivazionale (in inglese)
· link a lavoro precedente/portfolio

Date: 24 > 28 giugno 2024
Lingua: italiano o inglese
Destinatari: attori, performer
Età: +18 > 40 anni
Partecipanti: fino a un massimo di 10

WORKSHOP
Cosa contiene il presente?
Cosa rimane, nell'aria che respiriamo, di ciò che è accaduto?
Quanto futuro c'è in questo istante?
Tempo e performance: il corpo e la voce dell'attore/attrice come medium per spostarsi nel tempo a partire dal presente scenico. Attraverso l'analisi pratica di alcuni momenti di drammi di autori e autrici che affrontano la questione del tempo, la masterclass vuole creare uno spazio condiviso per cercare di uscire dal tempo: per agitarlo, spostarlo, cercare di comprenderne le caratteristiche attraverso uno studio teorico e pratico insieme.
Sorace e Fazi condivideranno con i partecipanti materiali, questioni e pratiche che investigano la natura del tempo attraverso il linguaggio della performance.

Olga, Masa, Irina, le tre sorelle protagoniste dell'omonimo testo di Cechov ci dicono che esiste un'altra maniera di essere al mondo. Una maniera che va contro la continua ricerca del potere, l'esercizio del possesso, l'ansia e il desiderio di progresso continuo, e che invece va incontro a ciò che esiste, in un tentativo di abbraccio sensibile e condiviso del presente, di tutte le sue fragili e incerte manifestazioni. Il nostro Niger et Albus è la rivelazione che si ha quando si esce dal tempo, dalla vita “pratica” che schiaccia le nostre giornate e alla quale si può e si deve opporre la continua ricerca della meraviglia che si nasconde dietro a ogni angolo.

MUTA IMAGO
Muta Imago è una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist. La continua ricerca di forme e storie che mettano in relazione la sfera dell’immaginazione con quella della realtà presente, umana, politica e sociale, porta la compagnia negli anni a investigare diverse forme di arti dal vivo: il teatro, la performance, il teatro musicale, la radio, con l’obiettivo di cercare sempre la forma migliore per indagare al presente il rapporto tra l’essere umano, il suo tempo e il suo sentire. Tempo, memoria e identità sono il cuore dell'indagine portata avanti negli ultimi lavori: Sonora Desert, Ashes e Tre sorelle.
Negli anni la compagnia ha vinto numerosi premi: il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica dell’ANCT e il premio DE.MO./Movin’UP (2009); migliore regia al XXIX Fadjr Festival di Tehran (2011); Premio Speciale Ubu e il Premio Rete Critica per il progetto Radio India, co-ideato dalla compagnia (2021); Premio Ubu per miglior progetto sonoro e miglior attore protagonista (Marco Cavalcoli) per lo spettacolo Ashes (2022).
Dal 2018 la compagnia è finanziata dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione teatrale di teatro di ricerca e di innovazione.
Nel triennio 2019-2022 Muta Imago è stata artista residente del Teatro di Roma, all’interno del progetto Oceano Indiano. A dicembre 2023 ha inaugurato al Centre Pompidou di Parigi l’installazione Bar Luna ideata assieme alla regista Alice Rohrwacher.

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I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· Curriculum vitae in italiano, inglese o francese
· Lettera motivazionale: “Perché ti interessa lavorare sulla questione del tempo in scena?” in italiano, inglese o francese
· Link a breve video: “Hai mai avuto la sensazione di viaggiare nel tempo? Raccontaci la storia” in italiano, inglese o francese

Date: è possibile seguire
l’intero percorso: 15 > 30 giugno
metà percorso: dal 15 al 22 giugno (1° gruppo) o dal 23 al 30 giugno (2° gruppo)
l’assegnazione a uno dei due gruppi verrà definita d’ufficio dalla segreteria del College
Lingua: italiano
Destinatari: studiosi, giornalisti, spettatori critici; meglio se laureati (non solo in performing arts)
Età:  +18 > 35
Partecipanti: fino a un massimo di 6 per ciascun periodo

WORKSHOP
In collaborazione con la docente e critica Roberta Ferraresi, si tratta di dare vita a una redazione web che possa seguire analizzare commentare valutare gli eventi e gli spettacoli del Festival nelle forme dell’articolo, intervista, recensione, reportage, video, foto per una narrazione quotidiana di quanto accade durante la Biennale Teatro.

O bianco o nero. Si dice così, no? Quando si tratta di scegliere, di decidere, di schierarsi. La critica lo fa: divide, decisa, tra sì e no. E il bianco è apollineo, puro, positivo. Il nero è mistero, spavento, oscurità: in una parola, dionisiaco. È il momento di scegliere da che parte stare, di schierarsi. Basta sfumature, basta non-detti. Siamo con Dioniso, ci addentriamo nel mistero. Non ci fermeranno.

ANDREA PORCHEDDU
Laureato in Filosofia del Diritto, si occupa di teatro dal 1988 come critico e studioso.
Ha collaborato con diverse testate nazionali, online, cartacee, radio e tv, tra cui L’Espresso, glistatigenerali.com, antinomie.it, Che-fare.com, Lettre International e interviene come autore e conduttore su Radio3Rai. Nel suo percorso ha fondato e contribuito alla vita di diversi giornali, tra cui Teatro/Pubblico, Primafila, Pagina99. Ha scritto libri su Emma Dante, Ascanio Celestini, Virgilio Sieni, Ricci/Forte, Arturo Cirillo, Pierpaolo Sepe e molti altri artisti. Tiene corsi di Metodologia della Critica alla Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Ha insegnato all’Università di Roma “La Sapienza” (2016/2022) e allo Iuav di Venezia (2001-2011).
Ha curato laboratori di critica in vari Festival italiani e in particolare alla Biennale Teatro di Venezia, dal 2010 al 2016 e poi ancora nel 2021, 2022 e 2023. Si è dedicato alle teorie critiche applicate alla scena con il libro “Questo fantasma, il critico a teatro” (Titivillus editore). Cura la collana “Guide Teatrali” di Cue Press, con cui ha pubblicato il libro “Che c’è da guardare? La critica di fronte al teatro sociale d’arte” (2017) e il più recente “Altri corpi/nuove danze” (2019) dedicato alla interazione tra coreografia e disagio e “Un viaggio a Prato: laboratorio Gruppo di Lavoro Artistico” (2021) e “Progetto Incroci” (2022). Con Luca Sossella Editore ha dato alle stampe “Il respiro di Dioniso, il teatro di Theodoros Terzopoulos” (2020). Ha diretto festival e ha fatto parte di giurie internazionali (Sarajevo, Teheran) e nazionali, e nel 2012 ha lavorato come direttore artistico del Bahrain National Theatre. Dal 2021 è Dramaturg del Teatro nazionale di Genova.

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I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· curriculum vitae (in italiano)
· lettera motivazionale (in italiano)
· link a proprio articolo-recensione di uno spettacolo (in italiano) - max 3000 battute, spazi inclusi
· indicare nel form online (sezione dedicata) se si intende seguire l’intero o metà percors_o

Date: 26 > 30 giugno 2024
Lingua: italiano
Destinatari: light designer, tecnici, registi, coreografi, performers, attori, danzatori e tutti coloro che desiderano approfondire alcuni concetti, domande, riflessioni, questioni poetiche, filosofiche e tecniche della luce (e del buio) e dello spazio del teatro contemporaneo.
Età: +18 > 40
Partecipanti: fino a un massimo di 10

WORKSHOP
Pensare, fare, scrivere della luce. Un workshop come spazio comune per studiare e praticare la luce, un tempo di approfondimento poetico, drammaturgico e di pensiero; affinamento di sensibilità e consapevolezza della materia luce, delle sue intrinseche potenzialità espressive e infinite applicazioni nello spazio del teatro contemporaneo. Proveremo a mettere a fuoco concetti, domande e temi sostanziali relativi al pensiero e alla drammaturgia della luce (e del buio) nella creazione contemporanea: pratiche e riflessioni teoriche che attivano, nutrono il processo di ricerca e indirizzano la composizione della luce nello spazio scenico. Esploreremo le relazioni tra spazio e corpo, il rapporto tra la luce illuminante e il corpo illuminato, rapporto di metamorfosi, significati, espressività in continua trasformazione.

L’immagine di un foglio bianco, luminoso: spazio vuoto nel quale la mente e lo sguardo, istintivamente, proiettano infiniti (so)segni e l’azione invera (innesca) gli opposti. Il contrasto sancisce la fine di un equilibrio, di un’attesa, forse di un’assenza. Esploreremo il labirinto di Niger et Albus attraverso le intensità del buio e della luce, della relazione corpo, spazio, luce.

GIANNI STAROPOLI
Inizia la sua attività professionale nel 1997 collaborando con il poeta, regista e attore Marcello Sambati, fondatore della compagnia Dark Camera, gruppo protagonista dell’avanguardia romana degli anni ’70. Attualmente collabora stabilmente con diversi registi e coreografi per produzioni italiane e internazionali e tiene laboratori per l’Università e per professionisti dello spettacolo, sull’uso della luce nello spazio del teatro contemporaneo e sulla drammaturgia della luce.
A gennaio 2020 partecipa al convegno internazionale di studi Lumière Matière alla fondazione Giorgio Cini di Venezia. Nel 2021 e 2022 pubblica due articoli: per La Falena Rivista di crititca e cultura teatrale Progetto editoriale Teatro Metastasio di Prato e per Lumière Matière Università di Lille e Università degli studi di Padova. Nel 2022 è protagonista del film-documentario “La parte maledetta. Viaggio ai confini del Teatro”. Un progetto Teatro Akropolis – Regia Clemente Tafuri e David Beronio. È tutor presso il progetto di formazione Anghiari Dance Hub diretto da Gerarda Ventura. È docente presso Limelight, scuola romana di illuminotecnica e lighting design. È tutor presso Téchne – Progetto di residenza, formazione e ricerca tecnica della Luce presso Lavanderia a Vapore PDV – Collegno Torino. È docente a progetto presso L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma.
Nel 2017 riceve il premio Ubu  miglior disegno luci per lo spettacolo Il cielo non è un fondale di Deflorian/Tagliarini. Nel 2019 riceve il premio Ubu miglior disegno luci per lo spettacolo Quasi niente di Deflorian/Tagliarini. Nel 2022 è finalista al Premio Ivo Chiesa - Mestieri del teatro (dedicato a Sandro Sussi). Premio istituito nel 2020 dal Teatro Nazionale di Genova.

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I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· curriculum vitae (in italiano)
· lettera motivazionale (in italiano)

Biennale Teatro
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