Date: dal 31 maggio al 5 giugno
Lingua: italiano
Destinatari: attrici e attori interessate/i all’interpretazione di ruoli femminili (+18 > 30)
Partecipanti: fino a un massimo di 8
WORKSHOP
Le donne di Ronconi
Il lascito artistico di Luca Ronconi, che in oltre cinquant’anni di attività creativa come regista e pedagogo ha profondamente plasmato il teatro italiano, è di tale ampiezza e spessore da rendere non semplice la restituzione della sua lezione o la codificazione di un metodo interpretativo. Dovendo necessariamente restringere il campo, questi giorni di lavoro verranno dedicati allo studio di alcuni grandi personaggi femminili del panorama ronconiano: figure potenti, complesse, controverse, fuori dai canoni, a cui hanno dato corpo, pensiero e voce interpreti straordinarie (da Marisa Fabbri a Franca Nuti a Mariangela Melato, solo per citarne alcune).
Sandra Toffolatti ha iniziato il suo percorso teatrale proprio con Luca Ronconi, come ninfa Silvia nell’ “Aminta” di Tasso, per poi tornare, dopo una densa e variegata carriera, a lavorare con il maestro nei suoi ultimi spettacoli: “Il Panico” di Spregelburd e “Lehman Trilogy”di Massini. Dopo la morte di Ronconi, la regia incompiuta de “Le donne gelose” di Goldoni, con Sandra Toffolatti protagonista nel ruolo della vedova Lugrezia, viene affidata a Giorgio Sangati, suo assistente alla regia nell’ultimo periodo di attività al Piccolo. È un lavoro significativo per entrambi gli artisti, che segna l’inizio di una collaborazione (negli anni seguenti metteranno in scena “Sogno di una notte di mezz’estate” di Shakespeare e “Didone Adonàis Dòmine” di Emilio Isgrò) e li porta a confrontarsi responsabilmente con un’eredità preziosa. Si tratta di un percorso caratterizzato da un dialogo sempre vivo tra attrice e regista, da una prassi “artigianale”: cominciare dalla lettura minuziosa del testo (che forse era il momento più sorprendente ed emozionante del lavoro di Ronconi), scomporlo alla ricerca di tutti i possibili nuclei di senso e poi verificarlo nella pratica del palcoscenico attraverso la voce e il corpo dell’interprete. Corpo che, come un prisma, viene attraversato e trasformato dal senso e dalla parola e che, a sua volta, nutre e ricrea il testo. Per un teatro che non parta da idee precostituite ma da una sperimentazione concreta e sia strumento di conoscenza critica e confronto con il tempo presente. Condivideremo questa nostra esperienza con 8 giovani performers che si identificano nel genere femminile, lavorando su alcuni dialoghi e monologhi tratti dalla vasta e poliedrica galleria di ruoli affrontati da Luca Ronconi con le sue regie.
SANDRA TOFFOLATTI
Si diploma nel ‘92 all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico con Orazio Costa e nello stesso anno vince la prima edizione del premio Lina Volonghi. È diretta, tra gli altri, da Luca Ronconi (Aminta, Il Panico, Lehman trilogy) Elio De Capitani (Tradimenti) Gigi Dall’Aglio (Molto rumore per nulla, La bottega del caffè) Maurizio Scaparro (Cyrano) Rita Maffei (La resurrezione rossa e bianca di Giulietta e Romeo, La cucina) Anatolij Vassil’ev (Il giocatore) Cesare Lievi (Sulla strada maestra, Spettri, La brocca rotta) Marco Bellocchio (Macbeth) Renato Gabrielli (Vendutissimi, Giudici) Marco Tullio Giordana (The coast of utopia) Valter Malosti (Amleto) Giorgio Sangati (Le donne gelose, Sogno di una notte di mezza estate, Didone Adonais Domine) Federico Tiezzi (Questa sera si recita a soggetto, Freud o l’interpretazione dei sogni, Medea) Alessandro Rossetto (Una banca popolare) Andrea De Rosa (Solaris) Massimo Popolizio (M, L’albergo dei poveri).
Nel 2007, insieme a M. Mandracchia, A. Reale e M. Torres, fonda la compagnia MITIPRETESE, firmando le regie di Roma ore 11 di Elio Petri (vincitore del premio ETI come Miglior spettacolo d’innovazione), Festa di famiglia, Le troiane, Credoinunsolodio e Sindrome italiana di Lucia Calamaro.
Lavora anche per il cinema e la televisione, diretta, tra gli altri, da Marco Turco, Margarethe von Trotta, Andrè Tèchinè, Marco Tullio Giordana, Andrea Segre, Alessandro Rossetto, Antonio Albanese, Salvatore Mereu.
GIORGIO SANGATI
Giorgio Sangati si diploma alla Scuola del Piccolo di Milano dove lavora diversi anni come attore e assistente di Luca Ronconi che segue anche presso il Centro Teatrale Santa Cristina. Ha portato in scena testi classici e contemporanei: tra gli altri le drammaturgie originali “Malabrenta” e “Arbeit” per Teatro Bresci; "Le donne gelose" di Goldoni, "Cuore di Cane" di Bulgakov e "Ladies Football Club" di Stefano Massini per il Piccolo Teatro; "Lettere a Nour" di Rachide Benzine per ERT; "I due gentiluomini di Verona" di Shakespeare, "Il delirio del particolare" di Vitaliano Trevisan, "Didone Adonàis Dòmine" di Emilio Isgrò e "Boston Marriage" di Mamet per il Centro Teatrale Bresciano; "Arlecchino, il servitore di due padroni" da Goldoni, "Da qui alla luna" di Matteo Righetto; "Sogno di una notte di mezz'estate" di Shakespeare e "Lisistrata" di Aristofane per il Teatro Stabile del Veneto; "Odissea cancellata" di Emilio Isgrò per il Teatro Stabile di Napoli. È docente di interpretazione presso l'Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile del Veneto, l'ADDA dell'Istituto del dramma antico di Siracusa e la Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Napoli.
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Formulario di iscrizione
I/le candidati/e dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
· curriculum vitae (in italiano)
· link a una breve presentazione video (massimo 2 minuti, in italiano) in cui rispondere a una o più tra le seguenti domande:
Cosa ti ha portato ad avvicinarti al teatro?
Quali sono stati gli incontri per te più significativi?
Tra gli spettacoli che hai visto ce n’è uno che ti ha profondamente cambiato?