Apripista di una nuova generazione di coreografi, Noè Soulier vanta una formazione completa che abbraccia tutta la danza occidentale, studiata tra Parigi Toronto e Bruxelles, ma anche una laurea in filosofia alla Sorbona e la scrittura di saggi. Già prenotato come direttore dal prossimo luglio dal CDNC di Angers, Soulier alla Biennale presenta due lavori che mettono sotto la lente d’ingrandimento il gesto e la memoria del corpo: The Waves con due percussionisti dell’Ictus Ensemble e Portrait of Frédéric Tavernini, con lo stesso Soulier a eseguire le musiche di Fargion al pianoforte. Inscrivendo le sue coreografie in un contesto concettuale – quale erede di una generazione di artisti come Jérôme Bel, Xavier Leroy, Tino Seghal - i suoi lavori sono all’insegna dell’armonia e della bellezza.