Hanatsu Miroir

Lost in Feedback è un pezzo in cui lo sguardo della musica d’arte usa i suoni e i mezzi della musica techno. È un approccio creativo a suoni di scarto, controllati e allontanati dalla retorica che si portano dietro. Un sistema di captazione rende possibile la comunicazione tra lo strumento acustico e il computer ma anche tra la tela usata dal performer e il software. Alle risorse su scena si aggiunge la ritualità dei gesti del performer e del mistero che avvolge l’interazione tra percussioni, elettronica e gesto pittorico. La performance è filmata ed elaborata in tempo reale da Marie Anne Baquet, così da riprendere l’idea di feedback audio e applicarla anche sotto forma di feedback video.

Il pezzo Howling/Whirling è diviso in due movimenti, identificati dalla strumentazione impiegata. Howling si basa su strati oscillanti di armonici suonati come un arpeggio da strumenti estremamente gravi, Whirling è una specie di “collage” con strumenti che completano il registro acuto. Alla lenta gestualità di Howling succedono le rapide pulsazioni di Whirling. Attraverso l’esecuzione senza interruzione dei due movimenti si percepisce un disegno dall’inizio di Howling alla fine di Whirling.