Souza è stato un ribelle per tutta la vita e probabilmente uno degli artisti più significativi dell’India. Sostenitore della completa libertà di espressione nei contenuti e nella tecnica, sviluppa uno stile netto e riconoscibile sia nella pittura che nella scrittura. Le opere della metà degli anni Cinquanta presentano spesso figure maschili, con occhi alti sulla fronte, barba e viso butterato, il corpo delineato da spesse linee nere. Spesso gli uomini sono archetipi di sacerdoti o santi cattolici. Untitled (1956) può essere letto insieme agli scritti di Souza in Words and Lines (1959):
Gli occhi nella fronte per vedere meglio con il cervello.
Le stelle sul viso sono le cicatrici del vaiolo.
Le frecce nel collo, come mosche, significano afflizione.
Il digrignare dei denti non è nel giorno della risurrezione, ma oggi.
La giacca, la cravatta e il colletto rigido sono segni di rispettabilità.
—Latika Gupta