fbpx Biennale Danza 2020 | Melina Sofocleous / Silvia Giordano / Emese Nagy - Tre nuove creazioni
La Biennale di Venezia

Your are here

Danza

Melina Sofocleous / Silvia Giordano / Emese Nagy - Tre nuove creazioni

Melina Sofocleous:Rhythms and Blues - prima assoluta
Silvia Giordano:Tremendous Hop - prima assoluta
Emese Nagy:Venice Fanatico - prima assoluta
Performers:Giorgia Bortoluzzi, Rebecca Carluccio, Stefano De Luca, Ludovica Di Santo, Mathilde Fasciana, Francesca Roini, Andrea Scarfi
Musica originale per la nuova creazione di Melina Sofocleus composta da:Antonis Hadjiantonis
Sound tutoring:La Biennale di Venezia – CIMM, Centro di Informatica Musicale e Multimediale
Produzione:La Biennale di Venezia

Descrizione

Biennale College Danza si è strutturato, con Marie Chouinard, in due comparti, uno dedicato ai danzatori e uno dedicato all’arte della coreografia.
I vincitori del bando internazionale 2020 per coreografi sono:
- Silvia Giordano, 31 anni da Cividale del Friuli
- Emese Nagy, 30 anni da Budapest
- Melina Sofocleous, 23 anni da Cipro

A ognuno di loro è stata affidata l’elaborazione di una creazione libera e originale di circa 20 minuti. A questo scopo i tre coreografi ammessi sono residenti a Venezia dall'8 settembre al 25 ottobre 2020. Dopo una fase propedeutica, dedicata all’analisi del meccanismo compositivo e ideativo di Merce Cunningham – una fase che servirà da spunto per la ricerca personale - i coreografi lavoreranno per 6 settimane consecutive alla propria creazione con 7 danzatori professionisti selezionati: Giorgia Bortoluzzi, Rebecca Carluccio, Stefano De Luca, Ludovica Di Santo, Mathilde Fasciana, Francesca Roini, Andrea Scarfi.
In questa fase di ricerca ed elaborazione delle 3 creazioni originali i coreografi si potranno confrontare con esperti, fra cui: Guy Cools per la drammaturgia, Simone Derai per la regia e l’allestimento scenico, Sander Loonen per le luci, Serena Sinigaglia come “occhio esterno”.

Melina Sofocleus
Rhythms and Blues

Rhythms and Blues è uno studio su come i nostri ritmi interni, che sono unici in ognuno di noi, si sincronizzano gli uni con gli altri e con l'ambiente.
In parallelo con la ricerca coreografica, ho avuto uno scambio con il compositore cipriota Antonis Hadjiantonis su come decostruire i ritmi della musica rebetiko.

Silvia Giordano
Tremendous Hop

Tremendous Hop è una riflessione sulle contraddizioni e il paradosso provocati dalla narrazione seduttiva del potere. Guarda lo stato di incertezza e confusione nascosto sotto un verdissimo prato di erba sintetica e nasce dallo straniamento e dal disorientamento di fronte alla visione distorta che permea la nostra quotidianità.
La ricerca sulla trasformazione della microgestualità associata al linguaggio indaga i concetti di autorità e leadership nelle relazioni tra i corpi. Hop è un monito che li guida, una relazione di potere mascherata da gioco, una speranza che ha perso la sua ultima lettera, un bicchiere pieno fino all’orlo che rivendica il suo vuoto.

Emese Nagy
Venice Fanatico

Sono arrivata alla Biennale con un'idea su cui volevo lavorare. Col passare delle settimane e dopo aver conosciuto meglio i danzatori, la mia ispirazione è cambiata.
Venice Fanatico rappresenta qualcosa di istintivo che ho trovato assieme ai danzatori.
Non sono legata a una tecnica in particolare e mi lascio la libertà di muovermi al di fuori delle convenzioni. A causa della mia ambizione di crescere come artista, mi trovo in situazioni dove non riesco a stare al passo prefissato.
Viviamo in un tempo di “Yes, I can”. Dobbiamo inseguire la nostra “felicità” a tutti i costi. Questa vertiginosa performance della felicità porta allo sfinimento.


Condividi su

Share on FacebookShare on XShare on LinkedINSend via WhatsApp
Biennale Danza
Biennale Danza