I film
READY PLAYER ONE di Steven SPIELBERG
Usa, 2018, 140’
Nel 2045 la Terra è sovrapopolata e inesorabilmente inquinata. Le persone vivono per lo più in baraccopoli tra disagi d'ogni sorta, diventa quindi fondamentale potersi rifugiare nel mondo virtuale di Oasis, una simulazione che permette alle persone di lavorare, istruirsi ma anche svagarsi e giocare. Quando il creatore di Oasis muore, il suo avatar indice un concorso: chi troverà l'easter egg all'interno del gioco ne diventerà il proprietario. Il diciottenne Wade decide di partecipare con il nome da player di Parzival, sul suo cammino virtuale incontrerà amici e complici ma dovrà affrontare anche le mille insidie di chi trama per conquistare il controllo di Oasis con tutti i mezzi. Dal romanzo omonimo di Ernest Cline, uno dei più avventurosi film di Steven Spielberg, intelligente elaborazione, attraverso il meccanismo del videogame, di immaginari che vanno dalla fiaba al fantasy, dai fumetti alla storia del cinema, e in generale alla cultura pop di una generazione, compresi i riferimenti musicali.
LA FORMA DELL’ACQUA di Guillermo DEL TORO
Usa, 2017, 123’
Negli anni 60, in piena guerra fredda, Elisa, una ragazza affetta da mutismo, lavora come inserviente in un centro di ricerca militare americano dove è tenuta prigioniera una misteriosa creatura anfibia. Al violento colonnello Strickland, capo della struttura, viene chiesto di sottoporre l'uomo-anfibio ad esperimenti al limite della tortura, fino alla vivisezione. Scongiurata però dall'intervento di Elisa. Insieme alla collega Zelda, al suo coinquilino e a uno scienziato del centro di ricerca contrario agli esperimenti di Strickland, la donna riesce a liberare la creatura, della quale si innamora ricambiata, per nasconderla in casa. Ispirato a un classico del cinema fantastico degli anni 50, Il mostro della laguna nera di Jack Arnold, La forma dell'acqua è una favola moderna che rievocando un periodo di forti tensioni sociali e politiche affronta le contraddizioni del presente, trattando in modo originale il tema della diversità. Ha vinto il Leone d'oro alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e quattro Oscar tra i quali miglior film e miglior regista, Guillermo Del Toro.
QUASI AMICI di Olivier NAKACHE, Eric TOLEDANO
Francia, 2012, 112’
Philippe Pozzo di Borgo è un uomo benestante che un incidente ha reso tetraplegico. Vive in un grande palazzo insoddisfatto di tutti coloro che dovrebbero aiutarlo e rendergli la vita un po' più semplice. Come badante si presenta Driss, trasandato, per nulla motivato, in verità costretto a quella sorta di audizione per non perdere i benefici assistenziali di cui gode con la numerosa famiglia. A sorpresa Philippe sceglie lui, e dopo un primo momento di difficoltà per entrambi, nasce tra i due una inaspettata complicità, che avrà risvolti sorprendenti, fino all'amicizia. Quasi amici (Intouchables il titolo originale, “intoccabili”) è una commedia scritta e diretta da Olivier Nakache e Éric Toledano ma ispirata a una storia vera. Ha riscosso un successo straordinario in tutto il mondo ed è il film francese in assoluto più visto in sala in Italia. Sono stati realizzati anche numerosi remake in vari paesi, dall'Argentina all'India agli Stati Uniti, ma nessuno ha raggiunto il livello dell'originale.
LA STRANEZZA di Roberto ANDÒ
Italia, 2022, 103’
Nel 1920 il drammaturgo Luigi Pirandello, già famoso, torna in Sicilia per festeggiare il compleanno di Giovanni Verga ma quando viene a sapere della scomparsa della sua anziana balia decide di occuparsi lui delle esequie. Incarica per questo due becchini un po' trafficoni, Bastiano e Nofrio. Loro non lo riconoscono subito e cercano di coinvolgerlo nel nuovo allestimento teatrale di una sgangherata filodrammatica amatoriale. Pirandello è da qualche tempo in crisi creativa, preoccupato soprattutto per il disagio mentale della moglie, tuttavia le disavventure dei due becchini, sopra e sotto il palco, sembrano dargli nuova ispirazione. Nato dalla collaborazione tra il regista Roberto Andò e i comici Ficarra e Picone, che da tempo progettavano di lavorare assieme per il grande schermo dopo una comune esperienza teatrale, La stranezza, secondo le parole dello stesso Andò, «è un film sull'ispirazione, sul teatro, sulla letteratura ma soprattutto sulla vita, che, come intuì Pirandello, non è mai ciò che appare».