Coreografia: | Claudia Catarzi |
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Drammaturgia: | Amina Amici |
Performers: | Claudia Caldarano, Claudia Catarzi |
Musiche originali e drammaturgia sonora: | Bruno De Franceschi |
Percussioni live: | Gianni Maestrucci |
Sound design: | Francesco Taddei |
Disegno luci: | Massimiliano Calvetti, Leonardo Bucalossi |
Produzione: | La Manufacture – Centre de Développement Chorégraphique National Bordeaux Nouvelle-Aquitaine |
Coproduzione: | La Briqueterie – Centre de Développement Chorégraphique National du Val-de-Marne, POLE-SUD – Centre de Développement Chorégraphique National (Strasbourg), Art Danse – Centre de Développement Chorégraphique National Dijon Bourgogne, Centre Chorégraphique National Malandain, Ballet Biarritz, Le réseau Tremplin: Danse à tous les étages – Bretagne, L’Etoile du Nord – Paris, Le Mac Orlan – Brest, Le Triangle – Rennes, Chorège – Falaise, Centre Chorégraphique National de Nantes, CANGO Centro Nazionale di Produzione sui linguaggi del corpo e della danza (Firenze), Company Blu |
Con il contributo di: | MIBACT, Regione Toscana, Zebra | Cultural Zoo |
Con il sostegno di : | Glob Théâtre (Bordeaux), SPAM! (Porcari), Teatro Era (Pontedera), Armunia (Castiglioncello), Le Murate (Firenze), Centro arte contemporanea – Museo Pecci (Prato) |
Produzione: | FAB – Festival International des Arts de Bordeaux Métropole, La Manufacture – CDCN Bordeaux Nouvelle-Aquitaine Au Glob Théâtre |
Foto: | Luca Hosseini |
Claudia Catarzi - Posare il tempo
Descrizione
La materia prima sono due corpi, due elementi dell’ordinario, due persone, due ritratti, due entità scultoree, due frammenti, due e, a volte, uno unico. Come creta nelle mani di uno scultore i due corpi sono a servizio di questo esperimento, dello stare e restare e del posare, della trasformazione. Declinare un’attrazione misteriosa, oltre le leggi fisiche, è una visione, un tentativo di simultaneità di tempi e spazi.
Claudia Catarzi
“Il percorso è carnale piuttosto che concettuale e il pensiero è legato al ‘qui e ora’ che sostiene la scrittura della storia tra i corpi, guida le metamorfosi dei pensieri che vi operano e trasforma costantemente la materia prima: la figura umana. Partendo dal principio che ogni elemento esiste in quanto posto in relazione, il lavoro si sviluppa organizzando contesti specifici di spazio-tempo in cui agisce la relatività. Ogni presenza è quindi leggibile nel tempo e nello spazio ed è connaturata a questi due parametri. Nel mio lavoro il tempo opera la progressione della composizione, lo spazio genera le connessioni e il peso radica il senso del gesto”.