fbpx Biennale Danza 2024 | Biennale College coreografi - This was meant to find you - Lethe - a search for the waters of oblivion
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Biennale College coreografi - This was meant to find you - Lethe - a search for the waters of oblivion

THIS WAS MEANT TO FIND YOU:Prima assoluta
Anno/Durata:2024, 30'
Ideazione e coreografia:Recuerdo Número 7
Danzatori:Sofia Baglietto, Daniele Bracciale, Somer February, Piera Gentile, Kannen Glanz, Victoria Martino Troncoso, Francesco Polese, Alberto Serrano
Musica:Alex Aller, Javier Ara Sauco
Costumi:Marantico
Produzione:La Biennale di Venezia
LETHE – A SEARCH FOR THE WATERS OF OBLIVION:Prima assoluta
Anno/Durata:2024, 30'
Un’opera immersiva di:Studio by Dorotea Saykaly & Emil Dam Seidel
Idea originale:Emil Dam Seidel
Sviluppo:Dorotea Saykaly & Emil Dam Seidel
Coreografia e regia:Dorotea Saykaly
Danzatori:Ekaterina Cheporova, Simone Cristofori, Elena Grimaldi, Ming Chin Hsieh, Rosanna Lindsey, Zac Priestley, Iker Rodriguez Sainz Xavier Williams
Drammaturgia:Emil Dam Seidel
Composizione:Riku Mätinen
Costumi:Carla Romagnoli
Realizzazione costumi:Marantico
Luci:Tommaso Zappon
Produzione:La Biennale di Venezia
Arsenale Dettagli
Arsenale Dettagli

This was meant to find you 

Siamo capaci, noi umani, di trovare qualcosa nel nulla? Un fine al di là della sopravvivenza? Un senso alla nostra vita? Sono domande che si pone THIS WAS MEANT TO FIND YOU, il nuovo lavoro di Recuerdo Número 7 in collaborazione con i danzatori della Biennale College. Una deriva esistenziale prende la forma di un paesaggio di corpi umani che si avventurano nella nebbia: ondeggiano e si dissolvono, cadono e si rialzano, in un viaggio incompleto e insoddisfacente che rivela la bellezza del sentirsi perduti. Una danza senza spigoli fatta di domande senza risposte, un’offerta di esistenza pura e senza riserve.

Lethe - a search for the waters of oblivion

LETHE – A SEARCH FOR THE WATERS OF OBLIVION è un progetto artistico immersivo a cavallo tra performance, danza e installazione, che affronta la sconvolgente crisi del nostro tempo: il mondo guastato dal cambiamento climatico. Esplora come l’oblio possa aiutarci a reimmaginare il futuro, a cambiare in modo sostenibile i nostri ostinati schemi mentali per scoprire e selezionare piste nuove da sostituire a quelle battute. Alla ricerca delle acque dell’oblio, il pubblico intraprende un viaggio iniziatico nell’oltretomba e si trova faccia a faccia con la frammentazione del mito e della memoria. Questa performance ibrida offre un’esperienza immersiva che costringe gli spettatori a negoziare lo spazio l’uno con l’altro e con gli interpreti, ingegnandosi a traversare mutevoli paesaggi di corpi in movimento. Un tuffo nell’oltretomba dell’antichità, quest’esperienza è l’inizio di una più profonda esplorazione dell’immaginazione e della trasformazione.


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