Cerimonia di consegna
Sabato 3 ottobre 2020, ore 20.00
Arsenale, Teatro alle Tese
Sabato 3 ottobre 2020, ore 20.00
Arsenale, Teatro alle Tese
La Biennale di Venezia ha assegnato il Leone d’Argento a Raphaël Cendo, classe 1975, fondatore di un vero e proprio movimento estetico, il “saturazionismo”, che ha rivoluzionato il modo di concepire e scrivere musica attirando tanti giovani compositori.
“Il Leone d’Argento per il talento emergente è il riconoscimento alla genialità di un compositore che ha “inventato” un nuovo modo, estremo, di pensare ma anche ascoltare la musica: Raphaël Cendo. Fondatore del movimento della “Saturation” il giovane artista ha rivoluzionato un modo di concepire e scrivere il suono che ha attirato l’attenzione di un vastissimo pubblico e di tanti giovanissimi compositori che lo hanno preso come modello. Autore del famoso pamphlet “Ars satura”, l’artista affonda le radici della propria estetica negli archetipi delle diverse discipline artistiche, in cui il “significato” è veicolato da un “significante” complesso che articola precisione di scrittura e libertà di interpretazione in un contesto di equilibri sempre mobili che rinunciano alla pretesa di una definizione assoluta e resa univoca del dato acustico”.
Ivan Fedele
Raphaël Cendo presenterà in prima italiana Delocazione, un lavoro composto nel 2017 su un mosaico di testi di Claude Royet-Journoud, Georges Didi-Huberman, Rainer-Marie Rilke, Georges Bataille, complici il quartetto francese Tana e i Neue Vocalsolisten, specialisti della musica vocale contemporanea, il 3 ottobre (Teatro alle Tese), in occasione della consegna del Leone d’Argento.
Raphaël Cendo (Francia, 1975) studia pianoforte e composizione all'École normale de musique di Parigi, dove si diploma nel 2000. Partecipa alla classe di composizione del Conservatoire national supérieur de Paris nel 2003 e poi segue il Cursus annuel de composition et d’informatique musicale dell’Ircam, che termina nel 2006. Tra i suoi maestri: Allain Gaussin, Brian Ferneyhough, Fausto Romitelli e Philippe Manoury.
Sviluppa, assieme ad altri compositori come Franck Bedrossian, il concetto di saturazione strumentale.
Scrive opere per ensemble di fama internazionale come L'Itinéraire, l'Orchestre national d'Ile de France, le quatuor Diotima, l'Ensemble Intercontemporain, Ictus, Cairn, musikFabrik, l'ensemble Alternance, le Nouvel Ensemble Moderne, Les Percussions de Strasbourg, l’Orchestre symphonique de Montréal, l’Orchestra della radio di Monaco, che vengono dirette da Miquel Bernat, Alain Billard, Daniel Kawka, Jean Deroyer, Pascal Rophé, Guillaume Bourgogne, Peter Rundel, Georges-Élie Octors e Lorraine Vaillancourt. Le sue composizioni sono state presentate in importanti manifestazioni come «Lille, Capitale européenne de la culture», l'Opéra di Lille, i concerti Tremplin al Centre Georges Pompidou, il festival Mito a Milano, La Biennale di Venezia, Radio France a Montpellier, Voix Nouvelles a Royaumont, Présences de Radio France, Musica a Strasburgo, Ars Musica a Bruxelles, Why Note di Dijon e in Germania, a Darmstadt e Donaueschingen.
Nel 2007 Raphaël Cendo riceve il Prix Espoir attribuito dalla Fondation Francis et Mica Salabert, al Concours international de composition de l’Orchestre symphonique de Montréal. Nel 2008 insegna composizione al Conservatorio di Nanterre. Si diploma al Conservatoire national supérieur de Paris in composizione, analisi e orchestrazione. Dal 2009 al 2011 è compositore in residenza presso la Villa Médicis, Académie de France a Roma. Nel 2012, è professore invitato ai corsi estivi di Darmstadt e alle sessioni di composizione Voix nouvelles a Royaumont. Nel 2009 riceve il prix Pierre Cardin dell'Académie des Beaux-Arts e nel 2011 il Prix Hervé Dugardin della SACEM.
Il suo pezzo Graphein per ensemble (2014) è, a suo avviso, “la sintesi di dieci anni di ricerca sui suoni complessi”, intendendo con questa espressione i suoni multifonici, che – ai suoi occhi – creano “colori” e non semplici serie di note. Raphaël Cendo è direttore dell'Université d'Altitude.